"C'era un cinese in coma" è un film del 2000 diretto da Carlo Verdone, che racconta la storia di un uomo cinese che cade in coma e viene trasportato in Italia per essere curato. La trama si sviluppa intorno alla vita di questo uomo, interpretato da Beppe Fiorello, e alle vicende dei personaggi che lo circondano.
Il protagonista, Chen, è un uomo molto riservato e misterioso, che non parla la lingua italiana e non ha familiari o amici in Italia. La sua presenza suscita curiosità e interesse tra i medici e gli infermieri dell'ospedale dove viene ricoverato, ma anche tra i pazienti che condividono la stanza con lui.
La trama si dipana attraverso una serie di flashback che ricostruiscono la vita di Chen prima del coma: il suo arrivo in Italia come immigrato clandestino, il lavoro come cuoco in un ristorante cinese gestito dalla famiglia di Mei Mei (interpretata da Zhao Wei), una giovane donna cinese con cui instaura una relazione sentimentale.
Il film esplora temi come l'immigrazione clandestina, l'integrazione culturale e le difficoltà di comunicazione tra persone di diverse nazionalità. Verdone riesce a tratteggiare con delicatezza i personaggi e le loro storie personali, senza mai cadere nel sentimentalismo o nella retorica.
"C'era un cinese in coma" è un film commovente e profondo, capace di far riflettere sulle difficoltà dell'incontro tra culture diverse e sulla fragilità della vita umana. Una pellicola che, nonostante sia stata girata vent'anni fa, mantiene ancora oggi tutta la sua attualità e il suo valore artistico.
