"Frenzy" è un thriller psicologico del 1972 diretto dal leggendario regista Alfred Hitchcock. Il film segue la storia di un uomo innocente, Richard Blaney, che viene accusato dell'omicidio di diverse donne brutali e sadiche a Londra.
Blaney, interpretato da Jon Finch, è un ex pilota di caccia che ha perso il lavoro e la moglie. Dopo essere stato licenziato dal suo ultimo lavoro come barista, Blaney cerca conforto dall'amica d'infanzia Brenda (Barbara Leigh-Hunt), che lo invita a cena. Tuttavia, dopo aver bevuto troppo e litigato con Brenda, Blaney si ritrova solo e senza alibi quando la donna viene trovata morta.
La polizia inizia a sospettare di Blaney quando altre donne vengono uccise nello stesso modo brutale. Nel frattempo, il vero assassino continua a uccidere impunemente e semina indizi per incolpare Blaney.
Il film è una perfetta esemplificazione del genio di Hitchcock nel creare tensione e suspense attraverso l'uso della macchina da presa e della colonna sonora. La scena dell'omicidio nella fabbrica di frutta è particolarmente memorabile per la sua crudezza e realismo.
In "Frenzy", Hitchcock esplora anche temi come la corruzione della giustizia e l'ossessione sessuale. Il personaggio dell'ispettore capo Oxford (Alec McCowen) rappresenta l'integrità morale in contrasto con i suoi colleghi corrotti.
In conclusione, "Frenzy" è un thriller psicologico avvincente e ben realizzato che dimostra ancora una volta il talento di Alfred Hitchcock come maestro del genere.