La mafia uccide solo d'estate
"La mafia uccide solo d'estate" è un film del 2013 diretto da Pif, che racconta la storia di Arturo, un bambino cresciuto a Palermo negli anni '70 e '80, in un contesto in cui la mafia era onnipresente e il terrore regnava sovrano. Arturo è innamorato della sua compagna di classe Flora, ma non riesce a dichiararsi perché troppo timido e impacciato.
Il film segue la vita di Arturo attraverso gli anni, mostrando come la mafia influisca sulla sua esistenza quotidiana. La sua famiglia vive in un quartiere popolare dove i boss locali fanno la legge e dove le stragi sono all'ordine del giorno. Arturo cerca di capire il mondo che lo circonda, ma spesso si sente impotente davanti alla violenza e all'ingiustizia.
Nonostante tutto, Arturo non perde mai la speranza e continua a credere che ci sia una via d'uscita dalla situazione disperata in cui si trova. Il suo amore per Flora lo spinge a cercare di proteggerla dalla mafia, ma questo lo mette in pericolo.
Il film è una commedia drammatica che mescola momenti divertenti con altri più crudi e realistici. La regia di Pif è molto efficace nel mostrare l'atmosfera claustrofobica della Palermo degli anni '70 e '80, con una fotografia che rende giustizia alla bellezza della città ma anche alla sua oscurità.
In definitiva, "La mafia uccide solo d'estate" è un film toccante e intelligente che riesce a raccontare la storia di una città e di un'epoca attraverso gli occhi di un bambino. La sua forza sta nella capacità di far ridere e commuovere allo stesso tempo, senza mai perdere di vista la gravità della situazione.