Il film "Quinto potere" del 1976, diretto dal celebre regista Sidney Lumet, è un dramma politico che racconta la storia di Howard Beale (interpretato da Peter Finch), un noto presentatore televisivo che, dopo essere stato licenziato dalla sua rete televisiva, decide di lanciare un appello al popolo americano per ribellarsi contro il sistema.
Beale diventa rapidamente una figura di culto tra i telespettatori e la sua trasmissione diventa uno spazio per le persone comuni per esprimere le loro frustrazioni e rabbia nei confronti del governo e delle grandi aziende. Tuttavia, la sua crescente popolarità attira l'attenzione dei dirigenti della rete televisiva, che cercano di sfruttare il suo successo per aumentare gli ascolti.
Nel frattempo, il produttore televisivo Max Schumacher (interpretato da William Holden) inizia una relazione con Diana Christensen (interpretata da Faye Dunaway), una giovane e ambiziosa dirigente della rete televisiva che vuole trasformare la televisione in uno strumento di potere politico.
La trama si sviluppa attraverso una serie di intrighi e conflitti tra i personaggi principali, mentre Beale continua a diffondere il suo messaggio di ribellione contro il sistema. Alla fine, la situazione sfugge di mano e Beale viene assassinato in diretta televisiva.
"Quinto potere" è un film intenso e provocatorio che mette in discussione il ruolo dei media nella società moderna. La performance straordinaria di Peter Finch nel ruolo di Howard Beale gli è valsa il premio Oscar postumo come miglior attore, mentre Faye Dunaway ha ricevuto il premio come miglior attrice non protagonista. Il film è diventato un classico del cinema americano e continua ad essere considerato uno dei migliori film di Lumet.
