Confessione di un commissario di polizia al procuratore della repubblica
"Confessione di un commissario di polizia al procuratore della repubblica" è un film del 1971 diretto da Damiano Damiani che racconta la storia del commissario Bonavia, interpretato da Franco Nero, che si trova a dover indagare su un omicidio avvenuto in una piccola città siciliana.
La vicenda si svolge in un contesto di corruzione e malaffare, dove la legge sembra essere piegata alle esigenze dei potenti. Bonavia, uomo integerrimo e onesto, si trova a dover fare i conti con una realtà difficile e complessa, dove la verità è spesso nascosta e le persone coinvolte sono disposte a tutto pur di mantenere il loro potere.
Il film è caratterizzato da una forte denuncia sociale e politica, che mette in luce le contraddizioni della società italiana degli anni '70. La figura del commissario Bonavia rappresenta l'unico baluardo contro la corruzione e l'illegalità, ma anche la sua integrità morale viene messa alla prova dalle difficoltà della sua indagine.
La regia di Damiano Damiani è impeccabile, con una fotografia suggestiva che rende perfettamente l'atmosfera cupa e opprimente della Sicilia dell'epoca. La recitazione degli attori è altrettanto convincente, con Franco Nero che offre una performance intensa ed emotivamente coinvolgente.
In definitiva, "Confessione di un commissario di polizia al procuratore della repubblica" è un film importante per capire la storia del nostro paese e le sue contraddizioni, ma anche un'opera di grande valore artistico e cinematografico. Un capolavoro del cinema italiano che merita di essere visto e apprezzato ancora oggi.