"Il figlio di Bakunin" è un film del 1997 diretto da Gianfranco Cabiddu che racconta la storia di un giovane studente universitario, Michele, che si trova coinvolto in una serie di eventi politici e sociali durante gli anni '70 in Italia.
Michele è un ragazzo idealista e appassionato, figlio di un noto anarchico italiano, Bakunin. La sua vita cambia quando incontra una giovane attivista politica, Lisa, con cui instaura una relazione sentimentale. Insieme si uniscono al movimento studentesco e partecipano a manifestazioni e proteste contro il sistema capitalistico e le ingiustizie sociali.
Ma la loro lotta per la libertà e l'uguaglianza non passa inosservata alle autorità italiane che li perseguitano senza tregua. Michele viene arrestato e torturato dalla polizia, ma nonostante tutto continua a credere nella giustizia e nella rivoluzione.
Il film è una riflessione sulla lotta politica degli anni '70 in Italia, sulle ideologie anarchiche e sulla forza della gioventù nel cambiare il mondo. La regia di Cabiddu è intensa ed emozionante, con una fotografia suggestiva che cattura l'atmosfera dell'epoca.
"Il figlio di Bakunin" è un film impegnativo ma anche commovente, che invita lo spettatore a riflettere sulle proprie idee politiche e sulla necessità di lottare per i propri diritti. Un capolavoro del cinema italiano degli anni '90.