I soliti ignoti vent'anni dopo
"I soliti ignoti vent'anni dopo" è un film del 1985 diretto da Amanzio Todini, che rappresenta il sequel del celebre capolavoro di Mario Monicelli "I soliti ignoti". La trama si svolge vent'anni dopo gli eventi del primo film e vede protagonisti i vecchi amici della banda di Trastevere, che si ritrovano per organizzare un nuovo colpo.
Il gruppo è composto da Peppe (Vittorio Gassman), Tiberio (Marcello Mastroianni), Mario (Renato Salvatori) e Ciccio (Tiberio Murgia), ma questa volta hanno bisogno dell'aiuto di un nuovo membro, il giovane e ambizioso Mimmo (Nino Manfredi). Il piano prevede il furto di una preziosa collana appartenente a una ricca signora romana, ma le cose non vanno come previsto e la banda si trova coinvolta in una serie di imprevisti e situazioni comiche.
Il film è caratterizzato dalla presenza dei personaggi iconici del primo film, ma anche da nuovi personaggi che arricchiscono la trama. In particolare, la figura di Mimmo rappresenta l'elemento innovativo della storia, con la sua voglia di fare soldi e la sua astuzia.
"I soliti ignoti vent'anni dopo" è un omaggio al cinema italiano degli anni '50 e '60, con riferimenti a pellicole come "Roma città aperta" e "La dolce vita". La regia di Todini riesce a mantenere lo stesso stile ironico e scanzonato del primo film, creando una pellicola divertente e godibile.
In conclusione, "I soliti ignoti vent'anni dopo" è un film che riesce a riproporre la magia del primo capitolo, mantenendo intatta la freschezza e l'originalità della storia. Una pellicola che rappresenta un omaggio al cinema italiano e alla sua capacità di creare personaggi indimenticabili.
