"Il ras del quartiere" è un film del 1983 diretto da Carlo Vanzina che racconta la storia di un giovane rampollo della borghesia milanese, interpretato da Jerry Calà, che decide di mettersi alla guida di una banda di teppisti del quartiere per dimostrare il suo coraggio e la sua virilità.
La trama si sviluppa attraverso una serie di episodi comici e grotteschi, in cui il protagonista si trova a dover affrontare situazioni sempre più pericolose e imbarazzanti, tra risse con le bande rivali, rapine in banca e fughe rocambolesche dalla polizia.
Ma il vero tema del film è la critica alla società italiana degli anni '80, in cui la violenza e la criminalità sembravano essere diventati i valori dominanti. Il personaggio interpretato da Calà rappresenta infatti l'arroganza e l'egoismo della classe dirigente, che si sente al di sopra delle leggi e delle regole morali.
Nonostante qualche momento di divertimento garantito dalle gag comiche e dalle situazioni paradossali, "Il ras del quartiere" non riesce a sfuggire alla superficialità dei cliché del genere commedia all'italiana. Tuttavia, grazie alle performance degli attori (tra cui spiccano anche Enrico Maria Salerno e Marina Suma) e alla regia sapiente di Vanzina, il film riesce a mantenere un certo ritmo narrativo che lo rende godibile anche oggi.