"Sogni d'oro" è un film del 1981 diretto da Nanni Moretti, che si distingue per la sua capacità di combinare abilmente elementi comici e drammatici. La trama ruota attorno alla vita di Michele Apicella, interpretato dallo stesso Moretti, un giovane regista alle prese con una crisi esistenziale.
Michele è un cineasta in erba che sta lavorando a un documentario sulla psicoanalisi. Tuttavia, la sua vita personale è in disordine: la sua fidanzata Silvia (Jenny Tamburi) lo ha lasciato e lui vive ancora con i suoi genitori. Inoltre, Michele soffre di frequenti attacchi di panico che lo portano a ricoverarsi in ospedale.
Durante il suo soggiorno in ospedale, Michele fa amicizia con un paziente anziano di nome Luigi (Giampiero Mughini), che diventa una sorta di mentore per lui. Luigi gli racconta storie della sua giovinezza e lo incoraggia a non arrendersi ai problemi della vita.
Mentre cerca di superare le sue paure e le sue insicurezze, Michele decide di partecipare a un festival cinematografico a Viterbo. Qui incontra Bruno (Carlo Mazzacurati), un regista più maturo e sicuro di sé che diventa il suo nuovo mentore. Bruno gli offre l'opportunità di lavorare come assistente alla regia sul suo prossimo film.
Michele accetta l'offerta e si immerge nel mondo del cinema professionale. Tuttavia, mentre cerca di realizzare i suoi sogni, si rende conto che il mondo del cinema non è esente da ipocrisie e compromessi. Inoltre, la sua vita personale continua a essere complicata: Silvia torna nella sua vita, ma Michele è ancora confuso sui suoi sentimenti.
Attraverso una serie di situazioni comiche e drammatiche, il film esplora temi come l'arte, la famiglia, l'amore e la ricerca della felicità. Moretti offre una performance straordinaria nel ruolo di Michele, portando sullo schermo un personaggio complesso e vulnerabile.
"Sogni d'oro" è un film che affronta con intelligenza e sensibilità le sfide della vita e le aspirazioni artistiche. La regia di Moretti è impeccabile, combinando momenti di umorismo pungente con tocchi di poesia visiva. Il risultato finale è un'opera cinematografica coinvolgente che lascia il pubblico riflettere sulle proprie ambizioni e sulla ricerca della felicità.
