Tutti possono arricchire tranne i poveri
Il film "Tutti possono arricchire tranne i poveri" del 1976, diretto da Mauro Severino, è una commedia satirica che mette in luce le disuguaglianze sociali e la difficoltà dei meno abbienti a migliorare la propria condizione economica.
La trama segue le vicende di un gruppo di amici, tutti appartenenti alla classe lavoratrice, che cercano in tutti i modi di arricchirsi. Tuttavia, ogni loro tentativo si rivela vano e fallimentare, mentre i ricchi diventano sempre più ricchi.
La critica sociale è evidente in ogni scena del film: dalle difficoltà economiche dei protagonisti alle ingiustizie del sistema bancario e finanziario. Il regista Severino utilizza uno stile ironico e grottesco per denunciare la situazione di povertà e marginalità in cui vivono molte persone.
Non mancano momenti comici e surreali, come quando i protagonisti cercano di rubare un'auto per poi scoprire che appartiene a un mafioso o quando tentano di investire in borsa senza avere alcuna conoscenza del settore.
In definitiva, "Tutti possono arricchire tranne i poveri" è un film che invita alla riflessione sulle disuguaglianze sociali e sulla necessità di una maggiore equità economica. Una pellicola attuale anche oggi, a distanza di oltre quarant'anni dalla sua uscita.